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Channel: will ferrell
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Getaway: lammerda.

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Quando uscì il trailer di questo film, giustamente ci siamo un po’ attizzati. Il motivo dell’attizzo? Lo spiegò alla perfezione il capo in un post.  Non è ovviamente un filmetto con Ethan Hawke e Selena Gomez a farci venire la fotta, ma il fatto che fosse palese che s’era deciso di investire nel filone  “film con le macchine veloci e i ciocchi paura”. Il merito, ça va sans dire, va al nostro amato franchise Fausto & Furio. Tu chiamala se vuoi exploitation, ma a noi poco importa. Anzi, a noi l’exploitation piace e pure tanto. E poi, insomma, il trailer non era male, no? Cioè, si capiva che la storia era un po’ tirata via (l’annoso problema delle mogli rapite e da salvare. Vedi tutta la serie dei 12 Rounds e The Marine), ma si vedevano un botto di ciocchi paura che facevano automaticamente pensare ai Bourne diretti da Greengrass. Roba vera, roba forte: macchine che si schiantano contro piloni, macchine che volano per aria e che poi rovinano su altre macchine parcheggiate nel posto sbagliato, motorette che finiscono sotto dei tram, furgoni sfondati da automobili volanti, esplosioni in tangenziale. Per me basta e avanza, eh? Cioè, son già lì con i soldi del biglietto in mano ad aspettare l’uscita di Getaway. Peccato sia una delle più grandi merde fumanti che abbia mai avuto la sfortuna di vedere in tutta la mia vita da spettatore. Una cosa gravissima, che non solo ti fa rimpiangere di aver buttato via un’ora e ventinove minuti della tua vita (manco a 90 minuti pieni sono arrivati questi cialtroni senza Dio), ma che rischia di gettare ombre e discredito proprio sul genere Macchine Veloci e Ciocchi Paura.

Un miliardi di volte meglio. Scuoti e cuoci.

Un miliardo di volte meglio. Scuoti e cuoci.

La storia è questa: Ethan Hawke è un ex corridore di macchine tipo quelle di Talladega Nights con Will Ferrell. Non so come si chiamino quelle macchine lì, ma ci siamo capiti. E se non ci siamo capiti, recuperate Talladega Nights con Will Ferrell che è uno dei film che fa più ridere in asoluto di sempre. Ethan Hawke s’è ritirato da qualche tempo. Troppo azzardato alla guida, quasi autodistruttivo verrebbe da dire. Si vede che è un’anima in pena. Cioè, Ethan Hawke lo si sceglie come attore per fargli fare quello che è un po’ un’anima in pena. Non importa che cosa faccia nel film: se lo studentello de L’Attimo Fuggente o quello che rimorchia francesi noiose come la quaresima in treno e ci ammorba le palle da anni con film dove solitamente c’è uno sullo sfondo con una baguette sottobraccio che entra in una libreria vecchia dove ci sono i libri di seconda mano: lui c’ha sempre la faccia di uno sofferto, che la vita la morde, non la subisce. C’è un passato burrascoso, insomma. Ma la redenzione è arrivata sotto forma di figa dell’est.

Una simpatica immagine di Selena Gomez! Che buffa!

Una simpatica immagine di Selena Gomez! Che buffa!

Ethan ha conosciuto una bella figa di Sofia e se ne è andato a vivere in Bulgaria. Adesso è sereno. A dimostrazione della sua serenità, vediamo una figa dell’est che addobba un albero di Natale a casa da sola mentre in radio passa Jingle Bell Rock. Come in Arma Letale. Solo che qui non c’è una zinnona bionda tudafada di cocaina che si ietta dal 56 piano. Qui c’è una figa dell’est che addobba un albero di Natale. Suonano alla porta e sono i cattivi dell’est, che si differenziano da tutti gli altri cattivi del mondo perché hanno sempre dei maglioni a collo alto, una giacca di pelle nera e i pantaloni militari. C’avete mai fatto caso? Son tutti così i cattivi dell’est. E poi, ovviamente parlano Foreign Language. A me questa cosa del Foreign Language fa molto ridere e mi fa venire in mente il discorso che Leos Carax ha fatto quando il suo Holy Motors ha vinto il premio per Best Foreign Language Film ai Los Angeles Film Critics Association Awards del 2012. Ve lo copio e incollo qui che fa ridere e così non pensiamo a quel film di merda che stavo recensendo, che tanto non c’è veramente nulla da dire.

“Hello, I’m Leos Carax, director of foreign-language films. I’ve been making foreign-language films my whole life. Foreign-language films are made all over the world, of course, except in America. In America, they only make non-foreign-language films. Foreign-language films are very hard to make, obviously, because you have to invent a foreign language instead of using the usual language. But the truth is, cinema is a foreign language, a language created for those who need to travel to the other side of life. Good night.”

//www.youtube.com/watch?v=QdvBLFI5kIs

Tutto matto, eh? Pazzesco. Ieri sera a una festa di compleanno ho discusso a lungo con il mio amico Angel Gonefingers che ha le sopracciglia uguali a quelle di Elio di Elio e Le Storie Tese. Pensate che a lui è piaciuto La Grande Bellezza, che secondo me è forse il film più noioso e pretenzioso che sia mai stato fatto, e non gli è piaciuto Holy Motors che lui giudica come il film più noioso e pretenzioso di sempre. Sto leggermente divagando. Scusate. Riprendo con Getaway: la moglie di Ethan Hawke è lì con le palle di Natale in mano, quand’ecco che arrivano i cattivi che parlano Foreign Language e la rapiscono. Lui arriva a casa, trova tutto in disordine e gli suona il telefono. Sapete chi c’è al telefono? Non “Sto Cazzo” come molto probabilmente avete pensato, ma Jon Voight. Cioè, non si vede, ma si sente solo la voce. Io l’ho riconosciuto al volo perché ho appena visto Ray Donovan, che è questa serie tv pazzesca con un cast che adesso vi metto qui i nomi e poi ditemi se non è una serie pazzesca anche senza averla vista: Liev Schreiber, Jon Voight, Elliot Gould, Eddie Marsan, Steven Bauer, James Woods e pure una mezza capatina di Rosanna Arquette. Ciao. Recuperatela che è pazzeschissima. Strano, sto divagando. Pazzesco. Jon Voight Al Telefono – che è proprio il nome per esteso dell’attore in questo cazzo di film: Jon Voight Al Telefono – dice a Ethan Hawke che sua moglie è in mano sua e che se vuole rivederla viva deve fare come gli dice lui. E cosa gli dice? Di rubare una macchina (una Shelby Mustang tutta pimpata)  e di andare in un posto specifico della città. La macchina è tutta piena di Gps e telecamerine montate dentro e fuori l’abitacolo, per cui non è che puoi fare delle cazzate, che Jon Voight Al Telefono ti vede e se vede che fai qualcosa che non va – indovina? – ti uccide la moglie. Arrivato nel posto x della città, Jon Voight Al Telefono dice a Ethan Hawke che dovrà fare delle prove e se fallisce/se viene beccato dalla polizia/se succede qualcosa che non va – indovina? – ti uccide la moglie. Lui accetta e via con il film.

Qui c'è Jon che imbruttisce a Liev perché Liev l'aveva preso per il culo per la sua partecipazione a Getaway

Qui c’è Jon che imbruttisce a Liev perché Liev l’aveva preso per il culo per la sua partecipazione a Getaway. Che ridere.

Tra l’altro vediamo sempre e solo dei particolari di John Voight Al Telefono. Cioè, non lo si vede mai a figura intera. Una mano, un occhio, un sopracciglio, i capelli, la nuca… Comincia a venirmi un qualche sospeto al minuto 4 del film, sull’integrità morale di questa scelta stilistica. Ma procediamo senza indugio. Le prove che Jon Voight Al Telefono fa fare a Ethan Hawke sono: passare in mezzo al mercato di Sofia con la macchina senza rallentare. Passare in mezzo alla pista del ghiaccio di Sofia senza rallentare. Scendere le scale di Sofia senza rallentare. Ethan Hawke risponde così: “Nooooooooo! Non posso! Ucciderò qualcuno!”. “Se non lo fai – indovina? – ti uccido la moglie!”, dice a questo punto il mento di Jon Voight Al Telefono. “Ok, lo faccio e baffangulo alla gente di Sofia, che tanto questi parlano Foreign Language!”, risponde dunque serafico Ethan Hawke. Ovviamente Ethan è un califfo al volante che non ti dico, e riesce a fare tutte queste prove modello Giochi Senza Frontiere che gli suggerisce l’asticella degli occhiali di Jon Voight Al Telefono. C’è anche il problema della polizia. In Bulgaria tendono a incazzarsi se gli spacchi la pista da ghiaccio con la macchina. E quindi inseguono Etan Hawke ogni due per tre. Alla quarta volta che si sente una sirena della polizia, si vede la fronte di Ethan Hawke che si corrucia tutta e poi, trac, ecco una macchina della Polizia che tallona la Mustang, mi s’è svitato un testicolo che è rotolato sotto il divano e ancora non l’ho ritrovato, poverino. Sapete perché? Non solo perché questi han finito le idee dopo 5 minuti di film, ma soprattutto perché gli inseguimenti sono bruttissimi. Non si capisce mai un cazzo: la gag di avere le telecamerine dentro e fuori la Mustang viene usata all’inizio per la prima sequenza di inseguimento. Poi si fa casino e si moltiplicano le telecamerine che però non sono solo dentro alla macchina di Ethan Hawke, ma anche dentro alle macchine della polizia. E uno comincia a fare casino. Il problema è che non si capisce chi si sfrocia in macchina. A un certo punto il testicolo da sotto il divano mi fa: “Ma scusa, s’è sfrociato Ethan Hawke o il poliziotto bulgaro?”. E io non sapevo cosa rispondergli! E poi tutti i ciocchi paura sono montati MALISSIMO. Si vede solo la fine del ciocco, ma non si capisce come ci sia sia arrivati. Io sarò anche uno fissato con le sequenze in cui la geometria me la fa da padrona, e mi gaso se capisco che quella macchina che prima stava sterzando verso sinistra, dopo un primo piano dell’attore protagonista, mi rientra da destra per poi sfrociarsi contro un muro. Qui invece non si capisce mai nulla di nulla, e tutti gli sfrociamenti più belli sono già nel trailer.

Questo non c'è ed è un vero peccato perché sarebbe stato bellissimo.

Questo non c’è ed è un vero peccato perché sarebbe stato bellissimo.

A un certo punto lo zigomo di Jon Voight Al Telefono dice a Ethan Hawke che si può fermare in un garage. Mentre è lì nel garage che chiude gli occhi e rivede delle scene smermellate del rapimento della moglie, gli entra in macchina una nana mora con l’attaccatura dei capelli a metà fronte che lo minaccia con una pistolina. Ella è Selena Gomez, una delle più grosse negate che io abbia mai visto in un film. In  Spring Breakers m’ero fissato a guardare Ashley Benson che è molto più figa e non me la ricordavo, ma mi sa che è quella che se ne va per prima, no? Quella tutta timorata di Dio che dopo essere stata alla festa coi drughé, chiama mamma e se ne torna a casa. Sai che interesse. Qui invece fa la ragazza dura che gira per Sofia da sola, con un berretto dei New York Yenkees in testa, una felpa col cappuccio e una pistola in mano. Giusto per non farsi notare. Ethan Hawke la disarma grazie a un difficilissimo colpo di Judo (le gira la mano dietro la schiena) e se la tiene in macchina, anche perché glielo dice un brufolo di Jon Voight Al Telefono. Se non te la tieni in macchina – indovina? – ti uccido la moglie. Si scopre che: Selena Gomez è in Bulgaria da tre anni ma ancora non capisce/parla una parola di foreign language. Suo padre ha un banca pazzesca piena di soldi. La Mustang Shelby tutta pimpata che Ethan Hawke ha rubato, e sulla quale sta facendo mille prove difficilissime, è sua. Parte un grafico a torta. Secondo molti spettatori, diciamo secondo il 98% di quelli che hanno visto questa cazzata, ovvero 35 persone, qui gatta ci cova. Eppure, grazie a una sceneggiatura di ferro, Ethan e Selena ci mettono una mezz’ora buona a campanare che forse tra i due c’è un collegamento e che il piano del lobo di Jon Voight Al Telefono ha a che fare con una rapina alla banca del padre di Selena Gomez. Ah, si scopre anche che Selena Gomez è negata a recitare e che è di rara antipatia. Ma proprio una cosa che non si spiega come mai Ethan Hawke non passi il film a menarla con il Tutto Città di Sofia arrotolato. La cosa è ancora più bizzarra se si pensa che il suo personaggio dovrebbe essere “la spalletta comica” di Ethan Hawke. Lui duro preso male dalla vita senza più niente da perdere, lei ragazzina difficile, intelligente, dura in superficie ma simpatica e tenera nel di dentro. E invece, sempre grazie a una sceneggiatura di ferro, sembra solo ed unicamente una stronza. Una volta scoperto che Ethan le ha rubato la macchina e sta passando per ogni strada popolata di Sofia a velocità folle rischiando di uccidere chiunque perché obbligato dal naso di Jon Voight Al Telefono che minaccia ogni due per tre di uccidergli la moglie, se ne sbatte allegramente i coglioni e per metà film continua a dire: “Mamma mia, fai cagare a guidare! Occhio che mi rovini la macchina! Ti odio, ma tantissimo! Sei vecchio, mentre io ho un iPad e lo uso per fare delle cose che tu non sai fare perché sei di un altro secolo! Adesso mi fai scendere e io me ne vado! Che palle! Internet!”. Ognuna di queste frasi viene ripetuta all’interno del film almeno 57 volte senza alcun apparente nesso logico. Ethan Hawke schiva l’ennesima pattuglia di polizia (che a Sofia, evidentemente, nessuno è in grado di organizzare un blocco stradale), lei guarda fuori dal finestrino tutta annoiata e poi dice, a caso: “Mi hai rigato la portiera! Adesso prendo il mio telefonino e filmo te che mi hai rovinato la macchina e carico il video nell’internet!”.

bella figa.

bella figa.

Poi ci sono i maccosa di questo film. Che sono tantissimi. Man mano che si procede nel film diventa tutto sempre più brutto, scritto male, montato peggio e recitato controvoglia. Evidentemente ci sono stati dei problemi produttivi che hanno segato le gambe al film, ma ditemi voi se è possibile nel 2013 avere delle sequenze come quelle che vado ora a raccontarvi. La 27° prova che Ethan e Selena devono affrontare è raggiungere la centrale elettrica della città. Ci arrivano e ci entrano senza alcun problema. E va bene. Fanno saltare in aria la centrale elettrica che esplode come se fosse a gasolio. E va bene. Mentre loro escono sgommando dalla centrale con dietro le fiamme, si vede tutta la città dall’alto che si spegne, zona dopo zona. Il risultato è un blackout totale che dovrebbe servire a Jon Voight per la sua rapina. Peccato che nella sequenza dopo Ethan e Selena sono in macchina in pieno centro, ovviamente inseguiti dalla polizia, è tutto è illuminato come se nulla fosse. Negozi, case, lampioni… Tutto acceso. Cioè, ma ci saranno veramente 6 secondi di raccordo tra una sequenza e l’altra, eh? E nessuno s’è posto il problema. Tra le macchine incidentate, c’è almeno 6 volte la stessa macchina rossa che si sfrocia contro un muro. Avete presente quelle comparse nei film di di ninja brutti che mandava Odeon Tv quando eravamo bambini, che morivano almeno due o tre volte a film? Ecco, la stessa cosa ma con una station wagon rossa. A un certo punto, modello Drive, Ethan si mette in un vicolo buio e spegne le luci per non farsi vedere. Arriva una macchina della polizia. Si ferma esattamente lì davanti e ne scende un poliziotto dell’est. Si avvicina proprio a quel vicolo ed ha una pila in mano. Sente un rumore. Oddio, che tensione! Il poliziotto dell’est accende la lampada e… comincia a illuminare tutti i posti dove non potrebbe MAI per le leggi della fisica esserci una macchina. Se tu sei un poliziotto che cerca una macchina che sta terrorizzando tutti i parchi pubblici della città da un’ora di film, hai motivo di pensare che potrebbe nascondersi in quel vicolo perché la stavi inseguendo fino a un secondo prima, per quale cazzo di motivo decidi di illuminare in alto a sinistra, in uno spigolo di 3 centimetri dove non potrebbe starci manco lo specchietto di una macchina? Perché? E Perché Ethan e Selena ti vedono da dentro (lui almeno tenta di abbassarsi che ha fatto l’Actor Studio, lei è talmente annoiata che non si sbatte neanche per far finta di nascondersi) e invece tu, poliziotto del’est, non vedi nulla? Come abbiamo detto la macchina ha un sistema Gps ed è piena di telecamerine sia all’interno sia all’esterno. Questo permette ai denti di Jon Voight Al Telefono di vedere e tenere sotto controllo tutto il tempo su un computer i due. Cioè, Jon Voight Al Telefono deve fare solo quello: sta per fare la rapina del secolo e utilizza ‘sti due imbecilli come un burattinaio in modo da non sporcarsi le mani. E come viene fregato? Praticamente Selena prende un iPad, schiaccia due cose a caso e riesce a “entrare nel mainframe del server dislocato nel bluetooth del pannello centrale dell’altro server” e praticamente registra un loop di un minuto di loro in macchina e lo manda in onda sul computer di Jon Voight Al Telefono. In questo modo, per un’eternità, fanno il cazzo che vogliono e lo fregano. E allora forse ti sei dimenticato di inserire nella sceneggiatura di ferro che hai scritto che Jon Voight è deficiente, perché non ci posso credere che questo in un’ora di tempo non s’è accorto di nulla, non ha controllato il gps, NON HA ASCOLTATO PER UN SECONDO I 56 MICROFONINI CHE AVEVA NASCOSTO IN MACCHINA E CHE MI HAI FATTO VEDERE UN SECONDO FA!

Senza un attimo di respiro.

Senza un attimo di respiro.

Concludiamo con la questione Jon Voight. Inizia il film e capisci che parte della figata è lo svelamento di questo cattivo misterioso che per ora mi mostri solo per particolari. Dopo un’ora di film però comincio a insospettirmi. Me lo vuoi fare vedere, o no? Mi vuoi spiegare chi cazzo è questo, o no? Perché ce l’ha con Ethan Hawke? A un certo punto i tre si devono vedere. Ci troviamo davanti al cattivo e spunta, surprise, Bruce Payne che vediamo subito ha un microfonino nell’orecchio modello Ambra e viene comandato a distanza dalla tempia destra di Jon Voight Al Telefono. Ok, bella mossa. Loro d’altra parte non l’hanno ancora visto e l’hanno sentito solo al telefono, per cui ci può stare. Ma poi la situazione peggiora e Bruce Payne scompare come nulla fosse e il VERO cattivo rapisce Selena Gomez e se la porta via in macchina. Ancora non abbiamo visto il volto di questo cattivo che però è evidentemente un cretino col botto perché, grazie a una sceneggiatura di ferro, è uno capace di non accorgersi se la ragazza che ha rapito e che tiene sotto controllo con una pistola puntata alla tempia sul sedile passeggero, sta registrando dei videomessaggi col telefonino che manda poi a Ethan Hawke che in questo modo può andare a salvarla. C’è un lungo inseguimento dove ormai non c’è più nemmeno la cura di controllare la continuità giorno e notte che si conclude ovviamente in maniera RIDICOLA per il meglio. Scende dalla macchina il vero cattivo e… NON è Jon Voight, ma uno che ci somiglia molto. La sceneggiatura di ferro, grazie a un primo piano stupito di Ethan, mi sta dicendo che è un’altra mossa di questo misterioso genio del crimine, ma c’è qualcosa che non va. Ethan non l’hai mai visto, l’ha solo sentito al telefono per cui per quale motivo si stupisce del fatto che dalla macchina sia uscito un sosia di Jon Voight e non il vero Jon? Ma ecco il colpo di scena: suona il telefono di Ethan Hawke. Chi è? Sto Cazzo? No: è Jon Voight Al Telefono! Dice che Ethan è stato bravo, che lui l’ha scelto apposta perché è un pilota della stramadonna e che è sempre stato un suo grande fan. Per cui non c’è NESSUN colpo di scena o spiegazione del rapporto tra i due. Niente di niente! Nel frattempo c’è questo piano sequenza in digitale che parte dalla piazza in cui c’è stato l’ultimo inseguimento, si alza e arriva nel cielo bulgaro, passa in un satellite nello spazio, riscende nel cielo americano, arriva in un locale che non si capisce cosa sia (ci sono delle troie che ballano e della gente elegante con delle valigette) e finalmente vediamo per un secondo la faccia di Jon Voight quello vero. Arriviamo proprio nel momento in cui si alza, si mette un cappello ed esce. Tempo totale di permanenza reale di Jon Voight nel film: 24 secondi. Ah, ovviamente non c’è alcun motivo per cui questa merda di film ha lo stesso titolo di quello con Steve McQueen.

"madonna, ma la monnezza che abbiamo fatto!"

“madre mia, ma la monnezza che abbiamo fatto!”

Dvd-quote:

“Piuttosto mi vedrei un film di Mira Nair”
Casanova Wong Kar-Wai, i400calci.com

>> IMDbTrailer

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